Finalmente, il vento giusto e le previsioni meteo favorevoli sono arrivati, e ci siamo messi in viaggio verso le isolette di Fourni e Thimena. Il vento era costante, intorno ai 10 nodi, proveniente quasi da poppa piena, permettendoci di navigare con le vele a “farfalla” che con il mare poco mosso come oggi trovo sia un’andatura pagante e bella da vedere.
Avevo previsto di visitare alcune spiagge per ancorare, ma sapevo già che sarebbe stato complicato: su queste isole i fondali scendono rapidamente e mancano ampie baie con sabbia. Non a caso, trovare un posto libero si è rivelato difficile, anche per la presenza di diverse altre imbarcazioni. Così, siamo passati al piano B: raggiungere il porto di Fourni. Purtroppo, anche lì tutto esaurito. Gli ormeggi sono all’inglese (di lato) e i 10-12 posti disponibili si riempiono rapidamente.
Ecco allora il piano C: usare la boa libera nella baia di Keramidou sull’isola di Thimena. Una volta lì, vedo una taverna e vado a chiedere il permesso per utilizzare la boa. Purtroppo, nessuno parlava una parola di inglese, ma a gesti ci capiamo e ricevo il loro consenso. Finalmente, dopo una veleggiata di quasi 30 miglia nautiche con finalmente le vele completamente issate, riesco a rilassarmi in questa baia dalle acque cristalline, lontano da tutto e da tutti.
La mattina seguente provo nuovamente a trovare posto nel porto di Fourni. Con mia grande sorpresa, alle 9 del mattino lo trovo quasi vuoto: a che ora saranno mai partiti tutti? Incontro una coppia di tedeschi che avevo già visto in altre occasioni e una coppia francese: lui, almeno 80 anni, lei un decennio più giovane. Mi raccontano di essere tornati da un giro del mondo qualche anno fa, ma che per loro l’avventura non è ancora finita. Parlano delle loro esperienze nel Mar Rosso, in Egitto; starei ad ascoltarli per ore, ma altre barche stanno arrivando e dobbiamo aiutare con gli ormeggi.
Dopo la partenza da Patmos, vedo un catamarano che punta nella mia stessa direzione. Andiamo più veloci e arriviamo prima. Questa mattina anche loro ormeggiano nel porto e facciamo conoscenza: sono amici olandesi in giro per la Grecia diretti a Malta. Lo skipper ha un passato da windsurfer e ha vissuto in Svizzera lavorando nel settore pubblicitario delle stazioni sciistiche. Non ho ben capito perché, ma a un certo punto ha deciso di acquistare un catamarano, adattarlo alle sue esigenze e partire per un possibile giro del mondo in solitaria.
Adoro esplorare le isole in scooter e, anche stavolta, ho scoperto un’isola unica: molte insenature, con spiagge raggiungibili tramite strade asfaltate o sterrate. Queste isole, seppur vicine tra loro, sono strette e superano i 300 metri di altezza, con pendii importanti. Ho notato una parte dell’isola bruciata da un incendio, che ha consumato gli arbusti di cui si cibano capre e pecore. Ci sono alcuni porticcioli dove l’attività principale è la pesca. Una curiosità che ho notato in tutte le isole sono i campi da calcio in erba sintetica, pieni di erbacce, ma senza mai vedere qualcuno giocarci. Solo su quest’isola ne ho contati tre, eppure la popolazione non arriva a 2000 persone!
Tra le varie baie che ho visitato, consiglio Koumara, anche se la strada per raggiungerla è un po’ dissestata, e Paralia Kalamos, relativamente vicina al porto. Per la prima volta, ho colto (meglio farlo con i guanti) e assaggiato i fichi d’India: sono buonissimi, ma pieni di semi!
Ieri sera, in base alle previsioni del vento, avevo deciso di partire oggi, ma il vento ha cambiato direzione. Quindi mi dedico allo studio dell’impianto elettrico della barca, disegnando il relativo schema. Alla fine, vengo attratto dalla cima a nord del porto: meglio andare a scoprirla! Seguo un sentiero grazie all’app AllTrails, ma a un certo punto lo perdo e finisco in mezzo ai cespugli. Una piccola avventura in stile giungla! Dopo una buona mezz’ora di “cristonamenti”, intravedo un gruppo di persone e seguo il loro percorso fino alla cima, da cui si gode un panorama mozzafiato che resteresti per ore a guardarlo! Credo di aver visto sia l’isola di Chios (a nord) sia Naxos (a sud-ovest).
La cittadina di Fourni è molto accogliente, con una stradina pedonale piena di piccoli negozi e ristoranti. Tuttavia, ho notato alcune nuove costruzioni che stonano con il paesaggio. Il porto è stato appena rinnovato con fondi europei; l’acqua è disponibile solo dalle 9 alle 11 del mattino, probabilmente per preservare le risorse. L’elettricità, invece, non è ancora presente