Dopo una notte movimentata da una fastidiosa onda residua, mi accorgo che tutto fuori è bagnato come se avesse piovuto, ma in realtà è solo l’incredibile umidità della notte. In lontananza scorgo un delfino solitario, strano vederne solo uno, no? Faccio colazione e mi preparo a dirigermi verso l’isola di Leros, precisamente nella baia di Xirokampos, situata a sud, a poco più di 6 miglia nautiche dalla mia posizione.
La baia è carina, con un fondo prevalentemente sabbioso, anche se, immergendomi per controllare l’ancora, mi accorgo che non è ben piantata: il fondo non sembra sabbia, ma fango duro. Visto che il vento è leggerissimo, quasi assente, decido di lasciarla così. Il paesino è davvero piccolo, con il classico supermercato, una spiaggetta frequentata dai turisti locali greci e due o tre ristoranti. Rimango sorpreso nel vedere uno stadio di calcio con tanto di tribune, un campo da calcetto e una pista di atletica, che la sera si illuminano. Mi chiedo se ci giocherà qualcuno…
Faccio il solito giro in SUP e mi immergo per un po’, anche se, nonostante l’acqua sia piuttosto cristallina, non vedo molto pesce. Più tardi, faccio una piccola spesa nel supermercato, a circa dieci minuti a piedi, mantenendo sempre sotto controllo il catamarano.
Il giorno seguente, il vento aumenta leggermente, come previsto, e noto che, a circa 200 metri davanti a me, si è liberata una boa. O meglio, ci sono delle bottiglie di plastica che segnalano un possibile ormeggio. Il curioso è che ci sono diversi blocchi di cemento sommersi, non segnalati da nulla; basta immergersi, prendere una cima e ormeggiarsi. Ora ci sono circa una ventina di barche, delle quali almeno dieci sono legate a questi blocchi. Diversi equipaggi hanno tentato di ancorarsi, con alterni successi. Dalla spiaggia arrivano i profumi invitanti dei ristoranti che stanno preparando il pranzo.
Ho scoperto che è possibile raggiungere Lakki con un autobus https://the-leros-way.com/about_leros/leros-public-bus. Dato che la barca è ancorata alla boa, decido di andare, ma quando arrivo… è tutto chiuso. È il 15 agosto, quindi tutto è in ferie! Faccio comunque un giro per il paese, compro un po’ di frutta e verdura nell’unico negozio aperto, e vado a cercare la sede dell’ACS, dove dovrò ritirare il pacco “Starlink”. Mi guardo anche intorno per trovare negozi di attrezzature marine, i cosiddetti chandlery (come si chiameranno in italiano? Boh!).
Il giorno dopo il vento soffia ancora forte, così decido di rimanere in barca. Prendo il SUP che avevo legato alla battagliola, ma ecco che la mia schiena mi fa il solito scherzo: un colpo della strega! Ci sono abituato, e non ci faccio molto caso, trascurando i miei soliti esercizi. Anzi, mi avventuro comunque in un giro in SUP nella baia, nonostante il vento forte, e mi dedico a pulire l’opera viva della barca, eliminando quelle fastidiose alghe verdi che cominciavano ad attaccarsi allo scafo.
Oggi è anche il giorno dei grandi acquisti! Dopo aver perso il tender e il motore durante la discesa verso sud, è ora di comprarne uno nuovo. Al momento il mio unico mezzo per raggiungere la riva è il SUP, che va benissimo, ma per trasportare qualcosa di ingombrante, come delle bottiglie d’acqua, potrei essere in difficoltà. Faccio un giro nei due negozi di attrezzature marine. Nel primo mi offrono un gommoncino per 850€, con fondo gonfiabile, ma non hanno motori disponibili. Nel secondo, mi propongono un gommone minuscolo, quasi da Barbie, per 500€, ma almeno hanno un motore elettrico Temo, che mi fanno ad un buon prezzo. Acquisto qualche altro pezzo per la barca, e con meno di 2000€ porto a casa tutto il necessario. Ritiro anche il pacco Starlink, e compro altri accessori per la barca, come uno scolapasta, una bilancia per la cucina e un olio d’oliva decente (il primo che avevo comprato era ottenuto dalla spremitura di semi d’oliva… pessimo!).
Il venditore del negozio nautico mi accompagna a Xerocampos, dove metto in acqua il mio nuovo “gommone della Barbie” e provo il motore. Diciamo che dovrò abituarmi! Una volta tornato a bordo, installo Starlink e tutto funziona perfettamente, anche se consuma parecchia corrente. Dovrò limitarne l’uso solo quando necessario.
La schiena va meglio durante il giorno, ma in serata peggiora un po’, così mi dedico finalmente agli esercizi per alleviare il dolore.