… verso l’isoletta di Agathonisi che non avevo in programma di visitare, ma dato che il vento mi impediva di risalire a Nord, ho deciso di dirigermi verso Est. Le previsioni parlavano di 8-12 nodi, quindi la sera prima ho preparato la vela Code 0, che é una vela di discrete dimensioni per venti leggeri, sperando di testarla finalmente.
La mattina, appena fuori dal porto, mi trovo davanti raffiche a 20 nodi. Bene, comunque! Opto per una randa con una mano di terzaroli e il genoa pieno. Mi allontano di poche miglia dalla costa, e come per magia, il vento cala. Quei venti catabatici sono davvero insopportabili!
Man mano che procediamo, il vento rinforza, spingendoci a tratti fino a quasi 10 nodi. A Sud di Samos, però, cala di nuovo. Apro il Code 0, ma con così poco vento e un’onda laterale moderata, riesce a fare ben poco. Alla fine, devo accendere il motore per mezz’ora e rimandare il vero test della nuova vela.
Dopo una bella veleggiata di 6 ore e 15 minuti, percorriamo 37 miglia nautiche e arriviamo al porto. Diverse barche sono già ormeggiate alla mediterranea con cime a terra, ma non mi sento pronto a fare quell’ormeggio da solo. Decido di ancorarmi nel mezzo della baia sabbiosa.
Notando molte motovedette della guardia costiera, realizzo che anche qui il problema dei rifugiati è serio. Vedo alcuni di loro essere caricati sulle barche, altri ammanettati e portati via. La mattina successiva, vedo altri rifugiati, di un’altra etnia, che probabilmente sono arrivati di notte. Tra loro, c’è un bimbo che sembra avere difficoltà. Colpisce la bontà dei greci: una famiglia del posto esce di casa con una pagnotta di pane e la offre a queste persone. Un gesto davvero toccante.
Faccio un giro a piedi sull’isoletta. Offre ben poco: 2-3 taverne, un minimarket, il solito campo da calcio deserto e persino un campo da basket! Si vede che qualche anno fa sono stati stanziati fondi per lo sport, ma con appena un centinaio di abitanti, forse questi campi vengono usati più dai militari di stanza sull’isola, sempre pronti a monitorare la vicinanza con la Turchia. Le tensioni storiche tra i due paesi continuano, con la Turchia che conduce sondaggi per il gas nelle acque circostanti e la Grecia che mantiene una forte presenza militare.
L’isola riceve pochissima pioggia, come si nota dalla vegetazione rada e dagli scarsi alberi. Durante la mia passeggiata ho visto delle strutture simili a grandi scivoli, probabilmente progettate per incanalare la poca acqua piovana in bacini di raccolta.
Dopo due notti vicino al porticciolo, decido di spostarmi di appena 2 miglia nautiche verso una baia isolata che avevo notato durante la camminata. Quando arrivo, però, una barca è già lì, e nel pomeriggio ne arrivano altre tre. Addio alla solitudine notturna!